Paolo Sorge racconta il suo tour in Toscana (10-15 febbraio 2015)
Grande scoperta il mio trio con Gabriele Evangelista al contrabbasso e Francesco Cusa alla batteria! A Un Tubo di Siena splendida accoglienza, abbiamo toccato vertici di jazz e interplay che mi hanno fatto tornare a casa con la voglia di scrivere qualcosa di nuovo per questa formazione! (Anche se con musicisti così puoi suonare vecchi standard e sentirti già proiettato nel futuro).
Febbraio è ogni anno il centro della stagione invernale. Trovarsi a viaggiare con lo strumento in spalla in questa stagione significa vivere pienamente un momento dell’anno in cui non è tempo di progetti o di bilanci: devi semplicemente vivere la tua stagione di musicista “militante”, sperimentare la tua sintesi personale, dimostrare il teorema che hai elaborato in chissà quanti anni della tua vita attraverso una prassi, un fare.
E’ un’occasione in cui incontri musicali del tutto nuovi (nel mio caso Gabriele Evangelista e poi Simone Graziano) e vecchi compagni di avventure (Francesco Cusa, e poi Gianmarco Scaglia) intrecciano i loro percorsi con quelli di tanta gente che incontri prima, durante e dopo un concerto e durante gli spostamenti.
Incontri è la parola-chiave che più di ogni altra può sintetizzare la mia recente settimana di febbraio in Toscana.
Non è forse una fortuna vivere di musica?
Paolo Sorge ph Mario Ioppolo