Italian Surf Academy tour Cina, Giappone e Usa
Il resoconto di Francesco Cusa dopo la tournée di un mese tra Cina, Giappone e Usa degli Italian Surf Academy: Marco Cappelli, chitarra; Luca Lo Bianco, basso; Francesco Cusa, batteria guest on visuals Andrea Pennisi.
Prima parte: Shangai (14 e 15 settembre)
Con calma. Senza enfatizzare troppo. Freddamente. Nell'orrore del contemporaneo, nella brutalità dello sviluppo selvaggio, continuare a coltivare la poesia quale prassi e rito del quotidiano, ciò ad ogni oasi, laddove possibile. È ciò che abbiamo oggettivamente smarrito. I ragazzini muniti di pennello, dipingono ideogrammi sul terreno utilizzando l'acqua. Evapora tutto dopo pochi istanti, forse solo in apparenza. In una qualsiasi domenica di Shangai.
Con calma. Senza enfatizzare. Ma qui abbiamo amici che vengono da mesi di terapie, medicine allopatiche, antinfiammatori, osteopati, fisioterapisti...risultati zero. Si va in un centro specializzato in Shangai, e in una sola seduta ciaociao si risolve il problema. Meditare.
Paradossi. I motorini a Shangai sono in buona parte elettrici. La sera viaggiano senza luci. Nessuno indossa il casco. Si va in tre tranquillamente. Padri e madri trasportano i bambini e i neonati in motorino. Non si sente il rumore. Quindi te li ritrovi ovunque. Molti vanno in controsenso o usano il marciapiede. Nel caotico traffico c'è un surreale ordine. Immagino però gli incidenti possano essere numerosi. È davvero strano questo incrocio tra tecnologia e caos. Ah! Molti hanno in dotazione un ombrellone (giuro!). Una cosa che va contro ogni principio del movimento. Un ombrellone piantato sul mini motorino.
Potete anche vedere il video sul profilo youtube di Francesco Cusa